La definizione di contatto stretto o ad alto rischio. Le indicazioni del Ministero della Salute.
Alla fine del mese di dicembre in Italia preoccupano la diffusione del virus e il considerevole numero di persone in isolamento per un contatto stretto con un soggetto risultato positivo al Covid. Per scongiurare il rischio di ritrovarsi con due milioni di persone in isolamento nell’arco dei prossimi trenta giorni, il governo valuta la possibilità di rivedere le regole della quarantena e il 29 dicembre va in scena il confronto tra il governo e il Comitato Tecnico Scientifico per discutere delle nuove regole. Sull’onda di questa discussione si torna a parlare di contatti stretti. Ma cosa si intende per contatto stretto? Chi sono i contatti stretti di un soggetto positivo? Andiamo a vedere la definizione di contatto stretto e le casistiche presentate dal Ministero della Salute.
Contatto stretto o ad alto rischio: la definizione
Sul sito del Ministero della Salute è riportata la definizione di contatto stretto di un soggetto positivo o presunto positivo al Covid.
Per contatto stretto si intende:
una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
Quanto dura la quarantena per i contatti stretti
Nel caso di un soggetto vaccinato (che ha completato il ciclo vaccinale), la quarantena dura sette giorni. Al termine dell’isolamento si procede con un test antigenico o molecolare. In caso di esito negativo, la quarantena è terminata.
Per i soggetti non vaccinati la quarantena ha una durata di dieci giorni. Dopo i dieci giorni si procede con il test. Se il test ha esito negativo, allora si considera concluso l’isolamento.
Il problema della quarantena
Quando viene individuato un soggetto positivo, tutti i contatti stretti devono procedere con la quarantena. Il problema nasce dal fatto che un soggetto positivo può aver avuto tantissimi contatti stretti in poco tempo. Quindi per un positivo potrebbero andare in isolamento tante persone.
E con un aumento dei casi come quello registrato in Italia alla fine del 2021, la quarantena diventa un problema di primissimo piano. Il rischio è che si possa arrivare ad avere fino due milioni di persone in isolamento prima della fine della nuova ondata. E molte di queste persone sarebbero contatti stretti e non soggetti risultati positivi.
Da qui l’ipotesi al vaglio del governo di eliminare o almeno ridurre la quarantena per i soggetti vaccinati con la dose booster.